Fashion ed emergenza sanitaria – Osservatorio – 4 pubblicazione

Sita Ricerca News   •   31 Marzo 2020

Lo shopping ai tempi del #CoVid19

L‘Osservatorio FASHION & EMERGENZA SANITARIA monitora il sentiment della popolazione rispetto al mondo dell’abbigliamento in questa  situazione di estrema complessità ed eccezionalità.

In questa settimana misuriamo gli effetti della chiusura dei negozi sulla propensione all’acquisto on line  e nella GDO, valutiamo il gradimento della riconversione  a produzioni di DPI di alcune aziende di abbigliamento e continuiamo a misurare le intenzioni future dei consumatori e le loro indicazioni concrete, su come  mantenere i negozi attivi e vivi. Per la prima volta abbiamo chiesto l’orizzonte temporale di una possibile riapertura dei negozi.

In questo link i risultati della 1 pubblicazione –> Articolo Osservatorio 1 pubblicazione

In questo link i risultati della 2 pubblicazione –> Articolo Osservatorio 2 pubblicazione

In questo link i risultati della 3 pubblicazione –> Articolo Osservatorio 3 pubblicazione

L’indagine è realizzata su un campione di 800 casi del panel web di Sita Ricerca, rappresentativo della popolazione italiana; l’indagine è stata realizzata tra il 28 e il 29 marzo 2020.

Di seguito i risultati della 4 pubblicazione.

Dopo la chiusura dei negozi di Abbigliamento, Accessori e Scarpe nella settimana del 16-22 marzo è scattato il divieto di vendita di questi prodotti anche nel canale Food.

Ritorna la voglia/necessità di acquistare, in particolare nel canale Food come alternativa all’on line. Emerge sempre più la voglia del Made in Italy.

Nell’ultima settimana sono raddoppiati gli acquirenti l’85% dei quali acquista on line e il rimanente presso il canale Food, principalmente nei supermercati.

Cresce la % di coloro che hanno nel canale Food nonostante la presenza di cartelli di divieto. La voglia/necessità di acquisto spinge verso il basso il grado di accordo con il divieto di vendita nel canale food.

Aumentano decisamente i nuovi acquirenti del canale on line.  Gli abituée tendono a comprare un po’ meno di prima non per disaffezione al canale ma perché non è nelle loro priorità e a causa dei disservizi.

Solo il 16% degli acquirenti on line non riscontra problemi mentre aumentano le difficoltà di navigazione in rete. La comunicazione dalle aziende si intensifica, soprattutto per sconti e promozioni o per comunicare eventuali disservizi nelle consegne.

Nei futuri comportamenti dei consumatori si consolida l’intenzione di adottare i comportamenti appresi durante questa fase di emergenza per un acquisto «in sicurezza», svincolato da una logica di pura necessità.

Oltre alla conferma dell’attenzione per l’igiene, cresce di altri 2 punti % la richiesta di una valorizzazione del prodotto made in Italy. L’eventuale anticipazione dei saldi a giugno non riscuote al momento particolare interesse.

La stragrande maggioranza degli intervistati è a conoscenza dei processi di riconversione delle aziende di abbigliamento e segnala anche aziende non di abbigliamento. Si conferma l’alto apprezzamento dell’iniziativa, testimoniato anche dal ricordo del nome dell’azienda nell’80% dei casi.

I consumatori sono consapevoli che l’attuale situazione di emergenza proseguirà ancora per parecchie settimane: oltre il 70% si aspetta la riapertura dei negozi dopo la fine di aprile. La percentuale è leggermente più elevata al Nord.

Fonte: Indagine Sita Ricerca – 29 marzo 2020