Osservatorio Fashion & Emergenza Sanitaria

Sita Ricerca News   •   25 Maggio 2020

a cura di Paolo Zani, partner SITA Ricerca

Alla vigilia della riapertura dei negozi l’indice Fashion Sentiment di Sita Ricerca che misura l’umore dei consumatori nei confronti delle spese di abbigliamento registra una crescita significativa. Il “riavvio” delle attività contribuisce in modo sostanziale a migliorare la percezione della situazione economica generale e anche personale e sebbene una fetta consistente della popolazione guarda con occhio preoccupato al futuro una parte ugualmente consistente è più orientata a una visione ottimistica della realtà.

In questo contesto l’abbigliamento ha un ruolo importante, anzi è nettamente la prima fra i beni di consumo, immediatamente dopo e non lontana dalle spese essenziali e ben al di sopra di tutte le altre.

I consumatori torneranno a spendere: il 38% dichiara che spenderà di più dell’anno scorso per la Primavera/Estate 2020 e solo il 12% pensa di “stare fermo un giro” e saltare la stagione intera.

Il 28% dichiara anche che andrà ad acquistare subito, il  29% dichiara invece di voler aspettare i saldi di agosto.

Esplorando ancor più gli atteggiamenti l’aggiornamento del nostro osservatorio conferma due tendenze: un acquisto orientato ad acquistare ciò che è strettamente necessario (il 46%) ma soprattutto l’attenzione al made in Italy. Alla fine di marzo sembra consolidarsi una dato intorno al 28%. Oggi il 36% dei consumatori dichiara il proprio interesse verso il Made in Italy. Ma d’altra parte è anche il risultato della maturazione della nostra coscienza collettiva che in questo periodo mette al centro dell’attenzione le aziende italiane nella consapevolezza che la nostra ripresa e la nostra rinascita nascono da qui.

In questo periodo abbiamo anche appreso un nuovo modo di relazionarci socialmente fatto di gesti e procedure necessarie per garantire la sicurezza attorno. Ebbene queste misure sono diventate parte, quanto meno dichiarata, del comportamento dei consumatori che si propongo di metterle in pratica per un acquisto “in sicurezza”.

La riapertura dei negozi di abbigliamento per bambini è stata un po’ la prova generale di quella totale. E’ interessante quindi una prima verifica per trarre eventuali indicazioni per la riapertura ora in atto.

Ebbene, in queste prime settimane abbiamo assistito a una crescita lenta ma costante degli acquirenti. La percentuale di acquirenti settimanali calcolata sul numero di famiglie con figli 0-14 anni è cresciuta dal 15% della prima settimana al 20% dell’ultima. A questo dato va aggiunta anche la valutazione data dai consumatori di come hanno trovato i negozi in queste prime settimane di visita. Ebbene, in una scala da 1 a 10 la valutazione è passata da un “poco più che sufficiente” della prima settimana a un 7,5: insomma i clienti si dichiarano abbastanza soddisfatti e incoraggiano quindi le catene e i negozi a migliorare anche quegli aspetti, l’assortimento in primis, che sono rimasti un po’ più indietro rispetto al resto e in particolare a tutta l’area della gestione degli accessi e della sanificazione degli ambienti.

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a.b.

Fonte: Osservatorio Fashion & Emergenza sanitaria – 16-17 maggio 2020, indagine effettuata su 800 casi